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Pnrr, Speranza: "Investiamo su personale, soldi ci sono"

Roma, 14 mar. - "Prima di tutto abbiamo bisogno di investire sul personale sanitario. Lo facciamo anche col Pnrr. Abbiamo bisogno di più medici e più infermieri e abbiamo bisogno di trattarli meglio. Per troppi anni la sanità è stata considerata un costo e non un investimento, un elemento su cui tagliare e non su cui investire. Oggi, con le risorse ordinarie, in due anni e mezzo il Fondo sanitario nazionale è passato da 114 miliardi a 124 miliardi con questa legge di bilancio". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenuto a Potenza all'evento 'Dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza', tappa lucana del ciclo di incontri promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri.
L'esponente del governo ha ricordato che "si metteva mediamente un miliardo in più all'anno. In due anni e qualche mese abbiamo messo 10 miliardi in più e poi ci sono i 20 del Pnrr".
"E poi- ha reso noto Speranza- per la prima volta quest'anno ci sarà anche il Pon salute. Nella lunga storia della programmazione delle risorse europee, i Pon sono sempre stati uno strumento fondamentale per ridurre le diseguaglianze tra sud e nord e si è fatto il Pon quasi su tutto ma non si era mai fatto sulla salute. Questa volta, grazie al nostro impegno, grazie all'impegno della ministra Carfagna, portiamo a casa un risultato senza precedenti: 625 milioni per il Pon salute".
"Soldi - ha precisato il ministro - che useremo per recuperare i ritardi sugli screening oncologici, che al Sud, ahimè, sono più in ritardo rispetto al resto d'Italia. Sono soldi che metteremo sulla salute mentale, che è un grandissimo tema del futuro, sono soldi che metteremo sui nostri consultori e sulla medicina di genere", ha concluso.
PUNTARE SU PROSSIMITÀ, INNOVAZIONE ED EGUAGLIANZA - "Nella riforma che mettiamo in campo con il Pnrr- ha poi detto Speranza parlando del futuro- e che investe circa 20 miliardi sulla sanità ci sono tre parole guida fondamentali: la prima è 'prossimità', l'idea di un Servizio sanitario nazionale di prossimità, il cui primo elemento è l'assistenza domiciliare, tema ancora debole e fragile. Fino a pochi mesi fa il 4% delle persone sopra i 65 anni poteva avere un medico o infermiere che si recava alla sua abitazione. La media dei paesi Ocse è il 6%, Germania e Svezia, i migliori esempi in Europa, sono al 9%. Con le risorse del Pnrr l'Italia diventerà il primo Paese d'Europa per assistenza domiciliare con il 10%: passeremo dunque da paese al di sotto di due punti della media Ocse ad essere quattro punti sopra".
"La seconda parola è innovazione- ha proseguito il ministro- perchè una sfida del futuro è quella della sanità digitale. Ormai la telemedicina, la teleassistenza, il fascicolo sanitario elettronico sono punti fondamentali di un'agenda che dobbiamo definire e costruire con coraggio. Dobbiamo investire sulle reti informatiche e usare meglio i dati, patrimonio senza precedenti a nostra disposizione. E i dati, in sanità, sono particolarmente significativi, perchè ci possono dire dove stanno andando il nostro paese e la nostra regione. Con i dati si possono costruire modelli predittivi che ci possono far capire sul piano epidemiologico quali sono i punti su cui dobbiamo mettere più risorse".
"E poi- ha infine ricordato Speranza- la terza grande parola è eguaglianza. Provare a costruire una sanità di tutti, perchè il diritto alla salute è un diritto universale che va difeso con il coltello tra i denti. Nascere in una piccola provincia come quella di Potenza o di Matera non deve dare meno diritti di chi nasce nei grandissimi centri delle città più importanti del nostro paese. Questo dice la Costituzione e a questo dobbiamo lavorare incessantemente".
ITALIA PUÒ CONTARE SU GRANDE SSN - "Se l'Italia è cresciuta del 6,5% nel 2021- ha detto ancora il ministro- un dato straordinario, al di sopra della media dei Paesi europei, è prima di tutto perchè ha avuto un grande Servizio sanitario nazionale. Non si somministrano oltre 135 milioni di dosi in ogni angolo del Paese senza le donne e gli uomini che animano questo grande Ssn, senza i nostri medici, infermieri e operatori sanitari. Questa è una grande occasione per capire che si deve e si può costruire un Servizio sanitario nazionale più forte e più capace di rispondere alle esigenze delle persone".
PANDEMIA NON SCOMPARSA, MASCHERINE ANCORA NECESSARIE - "La pandemia non è scomparsa e il virus continua a circolare. Siamo in una fase molto diversa dal passato, ma servono ancora cautela, attenzione e gradualità. Le mascherine sono ancora un elemento importante, sono obbligatorie al chiuso e necessarie all'aperto in momenti di assembramento" ha concluso Speranza.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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