Roma, 16 mag. - Da domani (17 maggio) alle ore 9, e fino al completamento dei 45 posti disponibili, sarà possibile iscriversi al 'Seminario tecnico medico-legale di traumatologia della strada', corso gratuito di aggiornamento organizzato dall'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Roma che rilascia 15 crediti formativi Ecm. L'evento si terrà venerdì 17 giugno, dalle ore 8.30 alle ore 18, e sabato 18 giugno, dalle ore 8.30 alle ore 17, presso lo Scout Center Roma, in largo dello Scautismo 1.
"Obiettivo della due giorni- spiega Cristina Patrizi, segretario Omceo Roma e coordinatore del corso- è quello di approfondire gli aspetti forensi e medico-legali correlati a tutti gli eventi traumatici che accadono sulla strada. Si tratta di una formazione specifica cui l'Ordine dei medici di Roma è particolarmente affezionato e a cui presta sempre particolare attenzione".
Grazie alla collaborazione preziosa con la Socitras (Società italiana traumatologia della strada presieduta dal professor Andrea Costanzo, grande esperto e conoscitore della materia) e grazie alla Commissione appositamente istituita presso l'Omceo Roma, l'Ordine svolge due corsi durante l'anno. "Il primo- informa Patrizi- è relativo agli aspetti specifici alla traumatologia della strada ed alla biomeccanica degli impatto e si concluderà il 27 e 28 maggio prossimi. Il secondo è proprio quello tecnico medico-legale che, invece, approfondisce gli aspetti forensi, quelli legati all'incidentalità stradale.
Esiste, infatti, una enorme problematica risarcitoria e medico-legale molto importante e per la quale è bene che i medici siano formati il più possibile".
"Si tratta di un discorso che nel suo complesso è davvero significativo- spiega Patrizi- perchè i traumi della strada, che in tutto il periodo pandemico hanno subito una drastica flessione, già nel 2021 sono purtroppo in drammaticamente risalita".
"Un argomento molto significativo- sottolinea- perchè impatta sia sui nostri pronto soccorso sia, in generale, in termini di costi sanitari. Si tratta infatti di patologie che spesso hanno prognosi anche abbastanza prolungate che possono necessitare dai pochi giorni fino a 20-30 giorni o anche mesi. Impattano, dunque, sulla salute delle persone e sui costi sanitari del Paese".
"Un tema da approfondire- tiene a sottolineare Patrizi- così come ha fortemente voluto il nostro Ordine che ha appunto potuto fare affidamento sulla collaborazione della Società italiana di traumatologia della strada, la Socitras, presieduta da Andrea Costanzo, responsabile scientifico del corso.
Parlare di traumatologia della strada significa affrontare un tema più che mai attuale, perchè quello degli incidenti stradali e degli infortuni correlati ai traumi su strada e a quelli che coinvolgono i pedoni è un argomento, purtroppo, statisticamente molto rilevante.
"È sbagliato pensare che la mortalità maggiore accada fuori dalle strade urbane- rende noto il segretario Omceo Roma- perchè sia sui pedoni che sui guidatori l'impatto maggiore è proprio sulle strade delle nostre città. Quindi, è bene che i medici siano particolarmente formati e sappiano identificare le caratteristiche e studiare i segni derivanti da un trauma stradale che possono impattare sulla colonna cervicale, sulla colonna lombosacrale, oltre che sul sistema vestibolare, con traumi cranici più o meno severi e sulla traumatologia maggiore e politraumatologia degli arti correlati agli incidenti più gravi".
Durante il seminario del 17 e 18 giugno, dunque, spazio a tutti gli aspetti legati alla responsabilità civile e penale, proprio con l'intento di formare i medici nella maniera più corretta e per dare loro gli strumenti per graduare al meglio il danno derivante da questo tipo di incidenti.
"Nel seminario riusciamo ad individuare questi aspetti forensi e medico-legali che sono estremamente importanti e che fanno parte anche della pratica clinica quotidiana e della medicina generale- sottolinea Patrizi- perchè tante volte i pazienti afferiscono agli studi medici anche per questi aspetti risarcitori, con richieste di certificazioni per postumi di vario tipo che si protraggono per vario tempo e che confluiscono nella pratica risarcitoria connessa agli incidenti stradali".
La dottoressa Cristina Patrizi spiega poi che "diffondere la cultura della sicurezza aiuta tutti, medici compresi, sia nelle loro funzioni certificatorie che di trattamento di questa patologia che, purtroppo, sfocia spesso in una serie di postumi. Un paziente che ha un grave incidente stradale è un paziente che afferisce allo studio del medico, dello specialista o di medicina generale per molto tempo. Un paziente che presenta un trauma contusivo multiplo, con esiti di frattura, che necessita ad esempio, di un trattamento che preveda il bloccaggio esterno di una articolazione, è un paziente che ha bisogno del medico per un lungo periodo".
L'esperta si sofferma, inoltre, sui principali traumi della strada e informa che "si va dal classico colpo di frusta alla contusione anteroposteriore del tratto cervicale a seguito di frenate o di tamponamenti fino ai traumi lombari. C'è poi chi subisce un danno grave e registra un trauma a carico dei segmenti corporei maggiori. Mi riferisco, ad esempio, al trauma tra un'autovettura e un pedone, fatto che potrebbe comportare ad esempio la frattura di un arto inferiore: saremmo di fronte ad un paziente che ha un periodo di ospedalizzazione e almeno altri 30 giorni di prognosi per la gessatura e la riabilitazione. I traumi maggiori riguardano il tratto cervicale, dorso lombare e gli arti negli incidenti più complessi", conclude.
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(Fde/ Dire)