
Roma, 19 lug. - "Il tema è considerare l'approccio alla salute tenendo conto delle varie componenti: umana, animale e ambientale". Lo ha detto il presidente dell'Istituto superiore di Sanità , Silvio Brusaferro, intervenendo alla settima edizione di 'Long-Term Care - Gli Stati Generali dell'Assistenza a lungo termine', la due giorni organizzata da Italia Longeva di concerto con il ministero della Salute. L'evento è in corso oggi e domani nella Capitale, presso il dicastero di via Ribotta. "Oggi stiamo sperimentando le malattie infettive- ha proseguito- ma sappiamo che le sfide ambientali e i cambiamenti climatici sono altrettanto importanti per la nostra salute e possono essere affrontati con questa visione integrata, quindi con il monitoraggio e la prevenzione a livello ambientale che deve però essere strettamente integrata con l'attività umana e animale".
Questo 'insieme' ormai è una "sfida imprescindibile- ha sottolineato Brusaferro- e anche il PNRR punta a rafforzare le strutture del nostro Paese e i dipartimenti di prevenzione proprio per integrare questo approccio e poterlo affrontare efficacemente". Le sfide come quelle climatiche o ambientali, intanto, tendono a "colpire le fasce più fragili della popolazione e certamente questo è un tema. Parlare di visione planetaria della salute 'One Health', allora, significa proprio voler proteggere le fasce più deboli ma anche fare in modo che quelle più giovani prevengano questi rischi, in modo che possono avere una vita media priva di disabilità più lunga possibile".
Ha quindi aggiunto il presidente dell'Iss: "Noi abbiamo la fortuna di vedere che il numero degli anziani ultracentenari sta crescendo e questa è una notizia molto bella. Ovviamente vivere 100 anni è una sfida molto importante e vuol dire prepararsi a creare quelle condizioni affinché si possa vivere nel migliore dei modi. E allora torniamo al concetto di prima di vita media priva di disabilità , ovvero se si dovessero verificare delle disabilità bisogna da un lato cercare di prevenirle e di fare in modo che si manifestino il più tardi possibile e dall'altro, quando si manifestano, avere una rete attorno fatta di persone, professionisti e anche strumenti come la telemedicina che consentano di compensare questa fragilità e di vivere più serenamente possibile anche quando si hanno delle disabilità ".
(Red)