
Roma, 10 giu. - Un "patto di diamante" tra la Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) e la Federazione degli Ordini delle Professioni infermieristiche (Fnopi), che, insieme, rappresentano quasi un milione di professionisti. È quello siglato oggi a Roma, nella prima riunione ufficiale dei due Comitati Centrali. Per la prima volta è stato avviato dalle due federazioni un percorso che non consenta più a nessuno di dividere e strumentalizzare medici e infermieri, che da sempre lavorano insieme e sui quali la pandemia ha semplicemente acceso i riflettori. Medici e infermieri si pongono quindi quali interlocutori privilegiati della politica, per garantire ai cittadini tutte le competenze peculiari e sinergiche delle due professioni. Cosi si legge in una nota.
L'incontro - si legge ancora - si ripeterà periodicamente mentre gruppi tematici realizzati ad hoc tratteranno gli argomenti in cima all'agenda. Tra questi, le Case di Comunità, che devono essere "diffuse", intese come luoghi di incontro e di confronto per organizzare l'assistenza in modo capillare sul territorio ed entrare al domicilio del cittadino. Su un livello più ampio, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza deve integrarsi con il Piano nazionale cronicità, per dare risposte di salute e prossimità agli oltre 22 milioni di pazienti cronici in Italia. Come? Creando reti sovraregionali e interprofessionali di assistenza. Al centro del dibattito, anche la carenza di personale: colmarla dà dignità al lavoro e migliora l'assistenza. Poi, la formazione, per la quale è necessario trovare punti di vista integrati e condivisi. Inoltre, la richiesta di una vera sicurezza sul lavoro e di una retribuzione adeguata ai livelli europei. Infine, ma non ultima per importanza, la Deontologia, che deve essere il presupposto per un nuovo patto medico-infermiere-paziente.
"Dalla giornata di oggi- afferma Barbara Mangiacavalli, Presidente Fnopi- scaturisce una sinergia molto importante e abbiamo ufficializzato un cammino che c'è da sempre ma che ora assume un ruolo incisivo nelle scelte dell'organizzazione e della gestione clinica della salute dei cittadini".
"La prima necessità è dare assistenza ai cittadini e al Servizio sanitario nazionale- aggiunge Filippo Anelli, presidente Fnomceo- e annullare le disuguaglianze, fissando e raggiungendo obiettivi di salute condivisi. Senza medici e infermieri la sanità non ci può essere: insieme dobbiamo recuperare il senso vero della cura e dell'assistenza nello spirito della Legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale".
(Red/ Dire)