Roma, 9 giu. - "È importante il rinnovo contrattuale del comparto, fondamentale anche per la specialistica ambulatoriale, ma riteniamo che c'è moltissimo da fare sul versante del personale medico. In questo ambito siamo messi male". Così Antonio Magi, segretario nazionale del Sumai, commenta il rinnovo del contratto del comparto Sanità, puntando però l'attenzione sulle urgenze da affrontare.

"I contratti fatti ai medici a livello ospedaliero sono al 90% precari, a tempo determinato, e i concorsi vanno vacanti perché i medici cercano una collocazione altrove. Alla specialistica ambulatoriale non vengono assegnate nuove ore ai specialisti nuovi, mentre quelli che ci sono già non sono portati al massimale orario di 38 ore previste nel loro contratto. La media oraria è infatti di 20 ore, ma se arrivassimo alle 38 ore previste- ricorda Magi- avremmo il doppio dell'offerta sanitaria e il dimezzamento delle liste di attesa. È un fatto incomprensibile, mancano i medici ma non vogliamo risolvere il problema".

Il segretario nazionale del Sumai pensa al personale in toto e conclude: "In funzione del Pnrr ci saranno delle strutture da aprire, delle nuove attrezzature, la telemedicina e senza personale sanitario le prime diventeranno cattedrali nel deserto e le seconde resteranno inutilizzate".

(Red)