
Roma, 22 feb. - Attivazione di 4 Centrali operative territoriali, di 7 Case della Comunità , di 2 Ospedali di comunità , l'adeguamento sismico degli ospedali e il rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera con l'acquisto di 8 nuove apparecchiature di ultima generazione. Gli interventi sono stati presentati questa mattina dall'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, dal direttore generale del Policlinico Umberto I, Fabrizio d'Alba, insieme alla Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni.
L'iniziativa promossa dalla Regione Lazio ha messo in evidenza come cambierà e si evolverà il sistema sanitario locale.
L'investimento che toccherà il grande Policlinico più grande d'Europa fa parte del più ampio piano riorganizzativo della sanità laziale che vede impegnati 700 milioni di euro fino al 2026. Il territorio si trasformerà così in porta di accesso alle cure e perno intorno a cui costruire risposte adeguate ai bisogni di salute della comunità . "I finanziamenti previsti dal PNRR rappresentano una grande sfida che ci permetterà di aprire una stagione di grandi investimenti. Questo è il momento di fare squadra tutti insieme per pensare e realizzare una nuova sanità che guarda ai bisogni delle persone e dei territori. Ospedali rinnovati, investimenti tecnologici ma anche sanità del territorio e per una offerta di prossimità che permetterà alle persone di percepire un reale cambio di passo", ha commentato l'Assessore Alessio D'Amato.
"I finanziamenti previsti dal PNRR che nel Policlinico Umberto I saranno quantificati in circa 30 milioni di euro- dichiara il direttore generale, Fabrizio d'Alba- sono un'opportunità unica per mettere in campo un sistema sanitario capace di accogliere e rispondere ai bisogni di salute dei cittadini e delle cittadine; bisogni e richieste che sono stati fortemente modificati e 'squilibrati' dalla pandemia di Covid-19".
"Quello che questi ingenti investimenti economici ci obbligano ad esercitare- aggiunge il direttore d'Alba- è anche un grande e forte senso di responsabilità . Maggiore responsabilità nel cogliere l'opportunità di finalizzare queste risorse al meglio, tenendo saldo il principio che innovare non vuol dire comprare prodotti e strumentazioni nuove, ma mettere a punti percorsi che sappiano rinnovare anche la modalità di operare di tutti i protagonisti del cambiamento".
Grazie ai fondi del PNRR la presenza di presidi sanitari sul territorio si moltiplicherà e i grandi ospedale avranno la possibilità di modularsi su percorsi diagnostici sempre tecnologicamente avanzati. L'ampliamento e l'ammodernamento del parco tecnologico migliorerà la qualità delle cure negli ospedali, permettendo anche di aumentare il numero di esami che possono essere effettuati. Infine, l'imponente piano di edilizia sanitaria contribuirà a rendere le strutture sanitarie più belle e più sicure. Quella che si va delineando è una completa riorganizzazione delle strutture sanitarie intermedie e delle reti territoriali in una logica di prossimità , multidisciplinarità e multi-professionalità . Con il PNRR e gli altri fondi che la Regione Lazio ha investito nel corso degli ultimi 9 anni si completerà la nuova rete territoriale, per dare vita a una sempre più forte ed efficace integrazione tra la rete ospedaliera aziendale e quella territoriale, attraverso la presenza di strutture intermedie e tecnologie avanzate in grado di rispondere ad ogni esigenza di cura.
(Comunicati)