
Roma, 5 dic. - "La Regione Lazio difende l'intoccabile diritto delle coppie di diventare genitori, con i fatti e non con le parole. Lo abbiamo fatto innalzando a 46 anni il limite d'età per l'accesso alla procreazione Medicalmente Assistita, con donazione dei gameti femminili, e riaprendo il centro infertilità dell'Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, un'eccellenza del territorio che consente di effettuare la parte diagnostica sia maschile che femminile e procedere con la prima fase del percorso". Così l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato.
"Il calo di natalità ha toccato in Italia dei dati allarmanti: nel 2021 ci sono stati 400mila nati in meno e, dalle stime, il trend del 2022 è ancora più critico. In questo- ha aggiunto- le Istituzioni hanno il dovere di sostenere le coppie che, per motivi spesso sociali ed economici, legati alla precarietà del lavoro e all'incertezza dei nostri tempi, ritardano il momento di diventare genitori. È sempre con i fatti e non con le parole che si difendono i diritti. E la Regione questo lo sa".
(Red)