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Covid, Fiaso: "+3,6% i ricoveri totali, ma al Nord -5% in una settimana"

Roma, 6 apr. - Crescono lievemente i ricoverati totali Covid in una settimana. La tendenza all'aumento, tuttavia, sembra rallentare, passando dal +10,6% di due settimane fa all'8,6% della settimana scorsa fino al 3,6% attuale e riguarda solo i ricoveri ordinari. È quanto emerge dalla rilevazione negli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) del 5 aprile.
La curva delle ospedalizzazioni Covid, però, cambia in base all'area geografica: al nord si assiste ad una riduzione del -5%, mentre al centro c'è un rialzo del 6% e al sud e nelle isole i ricoveri crescono del 9%.
Nel periodo compreso tra il 30 marzo e il 5 aprile i ricoverati nei reparti Covid ordinari sono cresciuti del 3,6%, mentre i pazienti in rianimazione sono rimasti sostanzialmente stabili.
In terapia intensiva la quasi totalità dei pazienti Covid è affetto da altre gravi patologie. Inoltre, tra soggetti vaccinati il 75% ha fatto il vaccino da oltre 4 mesi.
La quota di pazienti ricoverati 'con Covid' rappresenta ormai la maggioranza sia nei reparti ordinari che nelle rianimazioni. Nei reparti ordinari i pazienti 'con Covid', senza sintomi respiratori e polmonari ma in ospedale per la cura di altre patologie e trovati positivi al tampone prericovero, rappresentano il 53% del totale.
"Con un fisiologico ritardo rispetto alla curva di incidenza- commenta il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore- i ricoveri sembrano essere arrivati al plateau con numeri che al nord hanno già cominciato a scendere. Quel 3,6% che registriamo in questa ultima settima rappresenta un colpo di coda del virus che è da attribuirsi sia alla elevata circolazione legata alle condizioni meteorologiche, sia alle nuove varianti e al fatto che una fetta della popolazione non è coperta dalla terza dose, nonostante siano scaduti i 120 giorni dalla seconda dose, ed è dunque più esposta al virus".
"Il booster- aggiunge- come ci dicono i dati delle terapie intensive dove il 75% dei vaccinati non ha la protezione della terza dose, è necessario contro le conseguenze gravi della malattia. Importante anche ricordare la necessità della quarta dose per gli ultra fragili, che sono i soggetti che finiscono in rianimazione: al momento l'adesione risulta ancora molto bassa".
Secondo la rilevazione negli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere torna inoltre a diminuire il numero complessivo dei pazienti pediatrici ricoverati nelle aree Covid (-23%).
La classe di età più colpita è, come sempre, quella compresa fra 0 e 4 anni (64%). Il 24%, invece, ha fra i 5 e gli 11 anni e il 12% tra i 12 e i 18 anni.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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