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Covid-19, Ecdc: "In Europa con feste di Natale possibile nuova impennata contagi"
Roma, 24 nov. - Per l'Ecdc l'approssimarsi delle festività natalizie suscita preoccupazione per gli invitabili maggiori assembramenti e incontri familiari e con amici che potrebbero provocare un'ulteriore impennata di contagi. A tracciare lo scenario è Andrea Ammon, Direttore ECDC che sulla base delle più recenti valutazioni previsionali sottolinea oggi che "il potenziale carico di malattia nell'UE/SEE dalla variante Delta sarà molto elevato a dicembre e gennaio, a meno che non vengano applicate subito misure di sanità pubblica in combinazione con gli sforzi continui per aumentare le somministrazioni del vaccino nella popolazione".
"Dall'inizio dell'anno - sottolinea Ammon - abbiamo assistito a un rapido lancio di programmi di vaccinazione nell'UE/SEE che ha evitato con successo i decessi e ha ridotto i ricoveri e la trasmissione. Ma ci sono ancora sottopopolazioni e gruppi di età in cui la copertura rimane inferiore a quanto auspicato, anche nei paesi che hanno raggiunto una buona copertura vaccinale complessiva".
E aggiunge: "Ci sono ancora troppe persone a rischio di grave infezione da COVID-19 che dobbiamo proteggere il prima possibile. Dobbiamo concentrarci con urgenza sulla chiusura di questo divario immunitario, offrire dosi di richiamo a tutti gli adulti e reintrodurre anche le misure di prevenzione non farmaceutiche".
"Attualmente - sottolinea Ammon - meno del 70% della popolazione complessiva nell'UE/SEE è stata completamente vaccinata. Ciò lascia un ampio divario vaccinale che non può essere colmato rapidamente e che offre ampio spazio alla diffusione del virus".
Le previsioni dell'Ecdc mostrano che nelle prossime settimane e mesi crescerà esponenzialmente il numero di nuovi ricoveri ospedalieri per COVID-19 tra i non vaccinati, e in particolare tra i non vaccinati dei gruppi più a rischio.
E purtroppo, osserva Ammon, "l'attuale livello complessivo di diffusione della vaccinazione nell'UE/SEE sarà insufficiente a limitare l'onere di nuovi casi di COVID-19 e di ulteriori ricoveri ospedalieri durante i mesi invernali, soprattutto nei paesi con livelli di vaccinazione inferiori".
"L'aumento della copertura vaccinale COVID-19 in tutte le fasce d'età ammissibili, ma in particolare tra gli anziani, i soggetti vulnerabili e gli operatori sanitari, dovrebbe rimanere la priorità per le autorità sanitarie pubbliche. L'Europa - ha aggiunto Ammon - deve colmare le lacune immunitarie nella popolazione adulta e garantire una copertura efficace ed equa tra paesi e regioni".
"I paesi dovrebbero anche prendere in considerazione una dose di richiamo per tutti gli adulti di età pari o superiore a 18 anni, con una priorità per le persone di età superiore ai 40 anni. Questo - spiega la direttrice dell'Ecdc - per aumentare la protezione contro le infezioni dovute alla diminuzione dell'immunità che potrebbe potenzialmente ridurre la trasmissione nella popolazione e prevenire ulteriori ricoveri e decessi".
Bisogna poi considerare che comunque "l'implementazione dei programmi di vaccinazione richiede tempo e il pieno effetto dei vaccini arriva solo due settimane dopo la vaccinazione e poiché vi sono prove di una diminuzione dell'efficacia dei vaccini nel tempo contro l'infezione e la trasmissione, è anche importante mantenere o reintrodurre interventi non farmaceutici", ha aggiunto Ammon.
"Motivare le persone a seguire queste misure è ancora più importante mentre ci muoviamo verso l'inverno e le festività natalizie, quando più persone viaggeranno e si riuniranno al chiuso. Sono consapevole che per raggiungere questo obiettivo è necessario uno sforzo significativo da parte delle autorità sanitarie pubbliche e della società in generale. Ma ora è il momento di fare il possibile. Abbiamo a disposizione vaccini sicuri ed efficaci e fino a quando una parte più ampia della popolazione ammissibile non sarà immunizzata, gli interventi non farmaceutici devono continuare a far parte della nostra routine quotidiana" ha concluso la direttrice dell'Ecdc.
A fronte di queste osservazioni la situazione non è però rassicurante. Il ritmo complessivo dell'aumento settimanale della diffusione dei vaccini nell'UE/SEE sta rallentando e quattro paesi europei stanno ancora segnalando meno del 50% delle persone completamente vaccinate sulla popolazione totale.
Le previsioni dell'Ecdc prendono in considerazione la percentuale di somministrazioni di vaccino (comprese le vaccinazioni con "dose aggiuntiva" e "richiamo"), l'efficacia del vaccino, il calo dell'immunità indotta dal vaccino, la vaccinazione dei bambini, l'immunità naturale e i tassi di contatto della popolazione e indicano che il potenziale onere del rischio di malattia nell'UE/EEA dalla variante Delta dovrebbe essere molto alto a dicembre e gennaio, a meno che non siano di nuovo utilizzate subito tutte le misure di prevenzione non farmaceutica (mascherina, lavaggio mani, distanziamento) in combinazione con sforzi continui per aumentare le vaccinazioni.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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