Roma, 26 mar. - "Il governo intende intervenire: non va assolutamente bene che operatori non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, sta preparando un provvedimento al riguardo". Cosi' Mario Draghi a proposito del fatto che alcuni operatori sanitari rifiutino di vaccinarsi. Il premier chiarisce poi che "e' tutto da vedere come si esplichera' in termini di sanzioni" e che "si tratta di un decreto".

Un intervento sugli operatori non vaccinati e' "al nostro vaglio- gli fa eco il ministro della Salute, Roberto Speranza- ma riconosciamo che l'adesione del personale sanitario e' stata molto ampia, la stragrande maggioranza ha dato il buon esempio. Interverremo su una quota residuale".

NON SI PREVEDE SPUTNIK DISPONIBILE PRIMA DI SECONDA META' ANNO - Su Sputinik "non e' stata ancora presentata formale domanda all'Ema, ma l'Ema sta facendo una review e non si prevede che l'Ema si pronunci prima di tre, quattro mesi. Comunque, il vaccino non sara' disponibile prima della seconda parte dell'anno", dice ancora il premier Mario Draghi.

UN VACCINO PRODOTTO IN ITALIA? TRA 3-4 MESI DA ORA - Un vaccino in Italia? "Parlano di 3-4 mesi da ora", dice Draghi.

AVANTI CON CRITERIO ETÀ, RISPOSTA REGIONI POSITIVA - Bisogna andare avanti e "seguire il criterio dell'eta'" nelle somministrazioni delle dosi di vaccino. "La risposta delle Regioni e' ampiamente positiva, ci sara' un incontro con le Regioni la prossima settimana e partecipero' anch'io. Dobbiamo lavorare tutti insieme" dice Draghi in conferenza stampa.

NO CAMBIO MODELLO DISTRIBUZIONE, SMISTARE DOSI IN PIÙ - "Pensare a un cambio di modello di distribuzione no, noi e la Germania abbiamo deciso di no. Ora possiamo ovviare a questa fase dividendoci le dosi di Pfizer in piu', la discussione e' su questo" spiega ancora il premier.

(Red)