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Covid-19, Patrizi (Smi): "Campagna vaccinazione complessa, serve organizzazione militare"
(DIRE) Roma, 15 mar. - "Nel corso di questi due mesi, da gennaio ad oggi, abbiamo portato avanti diversi accordi come Sindacato medici italiani per dare risorse umane e disponibilita' alla campagna vaccinale ma persistono ancora criticita'. L'ultima intesa l'abbiamo conclusa venerdi' scorso per i medici di continuita' assistenziale e i medici della medicina di servizi, circa 2000 tra titolari e precari, i quali possono collaborare e quindi somministrare i vaccini, ma la campagna resta a tutt'oggi lacunosa, sia a livello nazionale che regionale". A dirlo e' Cristina Patrizi, responsabile regionale Lazio area medicina convenzionata di Smi, interpellata dall'agenzia Dire.
"Una lacuna che emerge dai numeri delle somministrazioni, per quanto nella Regione Lazio i risultati siano stati di gran lunga migliori rispetto ad altre Regioni, ma- spiega Patrizi- in due mesi e mezzo, nel Lazio, abbiamo vaccinato meno di un decimo della popolazione. Se dovessimo procedere in questo modo ci vorrebbero altri 20 mesi per proteggere la popolazione eleggibile per il vaccino. E questo perche' mancano i vaccini ma anche l'organizzazione, per quanto ci siamo messi a disposizione come medici di base per vaccinare".
- Il ministero della Salute, cosi' come l'assessore alla Sanita' della Regione Lazio hanno dichiarato che grazie ai medici di medicina generale la campagna vaccinale ha messo il turbo. Non e' cosi'? "Iniziamo con il dire che i vaccini, i medici di base, devono andarseli prendere, una volta alla settimana, nella misura di un solo flacone da cui estrarre le 11 dosi. I sieri a mRna hanno un livello maggiore di complessita', com'e' noto, una volta ritirati e 'scongelati' vanno somministrati in breve tempo. Tutto questo se i vaccini ci sono ma da venerdi' scorso sono state bloccate le consegne ai medici di medicina generale per mancanza di approvvigionamento. A questo si somma il problema della sospensione di alcuni lotti di AstraZeneca, che sicuramente non fara' bene alla vaccinazione, ne' per la tabella di marcia ne' per perdita di fiducia dei cittadini. Ai quali pero' mi sento di dire che le indagini vanno sicuramente fatte, e' comunque un dramma per le famiglie aver perso i propri cari, ma ricordiamo anche che farmaci come la pillola anti-concenzionale causano 5000 morti per fenomeni trombotici accertate l'anno, e non supposte. Un dato che e' molto maggiore rispetto ai 30 casi su circa 6 milioni di somministrazioni".
- Cosa state facendo su questo versante, come medici di base? "Stiamo invitando per persone a vaccinarsi, perche' i vaccini sono sicuri. Gli effetti collaterali sono presenti in tutti i farmaci, di ogni tipo, vanno fatte verifiche ma bisogna vaccinarsi. Le informazioni non validate o parziali penalizzano la campagna".
- Tornando alle criticita' della campagna, cosa sta succedendo? "Fino a pochi giorni fa dovevamo inserire anche tutti i dati del paziente, un file dettagliato che toglieva ulteriore tempo ora e' stata semplificata la procedura, inseriamo numero dosi per le 11 dosi. In ogni caso, in 72 ore ritiriamo il farmaco e dobbiamo somministrarlo ma i pazienti vanno chiamati e convocati per il vaccino, concordare l'appuntamento a studio. E non dipende dal fatto che abbiamo difficolta' con i vaccini, perche' con l'antinfluenzale abbiamo protetto negli studi medici il 96% della popolazione. Pero' dobbiamo fare in modo che le dosi non manchino dall'oggi al domani, com'e' accaduto venerdi' scorso, con i medici che sono andati a prendere i flaconi ma non li hanno trovati".
- AstraZeneca ha ritardato alcune consegne ma una volta risolto il problema potrete riprendere a vaccinare, giusto? "La questione non e' solo AstraZeneca e non e' solo sui ritardi delle consegne: abbiamo anche Pfizer in alcune Asl, ma senza un criterio chiaro, con l'obbligo della somministrazione domiciliare. Le inoculazioni delle sei dosi di Pfizer, pero', non possono essere lasciate all'organizzazione dei singoli devono essere invece coordinate dall'Unita' vaccinali domiciliari e concordate con le Asl, dividendo anche le dosi in relazione alla prossimita'".
- Cosa serve dunque? "Organizzazione e dosi. Diciamo che sono i due aspetti principali, su cui bisogna lavorare ancora molto. Siamo contenti per questa ragione che sia arrivato il Generale Francesco Paolo Figliuolo come commissario per l'emergenza e che ci guidera' con il piano vaccinale, perche' serve un'organizzazione militare e perche' questa campagna e' complessa. Tanto che abbiamo proposto di fare i vaccini nei grandi hub vaccinali, perche' noi dobbiamo lavorare, dobbiamo fare i vaccini".
- C'e' speranza con le dosi di Janssen di Johnson & Johnson, in arrivo a meta' aprile? "Abbiamo appena appreso che Janssen in Regione Lazio verra' destinato in via preferenziale alla popolazione carceraria perche' e' un monodose, quindi piu' facili e veloci da somministrare. Solo dopo lo riceveremo noi medici di base, anche se questo e' il vaccino adatto per la medicina generale, il migliore da somministrare. Questo significa attendere ancora per noi medici di medicina generale a rafforzare la campagna vaccinale. Attualmente quelle 11 dosi, estratte dal flacone, sono il nulla".
(Org/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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