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Covid-19, Fnomceo: "Dad anche per figli dei sanitari passo indietro, siamo sconcertati"
Roma, 9 mar. - "Siamo sconcertati per il susseguirsi di decisioni contrastanti sulla possibilita' per i figli dei medici, degli odontoiatri e dei sanitari in genere di poter frequentare la scuola in presenza. Avevamo chiesto un cambio di passo nelle organizzazioni sociali, che consentisse alle professioniste e ai professionisti di conciliare la vita lavorativa con quella familiare, e invece i nostri figli trovano chiuse, in molte regioni, e senza preavviso, le porte dei loro istituti scolastici". Ad esprimere l'amarezza della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo), per il nuovo "pasticciaccio" che coinvolge la scuola, e' il Presidente Filippo Anelli.
"La questione e' ormai nota: sino ad ora, anche nelle zone rosse, i figli dei professionisti sanitari facevano parte delle categorie esentate dalla didattica a distanza. A stabilirlo, il Piano Scuola 2020-2021. L'obiettivo era quello di dar modo ai genitori di non doversi assentare dal lavoro, essendo la loro professione essenziale in periodo di pandemia. Il 4 marzo una circolare del Ministero dell'Istruzione a presidi e dirigenti scolastici regionali, riprendendo quanto stabilito dal Dpcm del 2 marzo - firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e in vigore dal 6 marzo al 6 aprile - specificava le modalita' della didattica a distanza e le sue deroghe. Tra queste, veniva confermata quella per i figli del personale sanitario, "salvo ovviamente diversa disposizione delle Ordinanze regionali o diverso avviso delle competenti strutture delle Regioni".
"Ora, il dietrofront: una nuova circolare del Ministero dell'Istruzione chiariva che nelle zone rosse (o arancione rafforzato) sono 'sospese le attivita' dei servizi educativi dell'infanzia di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attivita' scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado si svolgono esclusivamente con modalita' a distanza'. E che, alla regola, ci sono solo tre eccezioni: l'uso di laboratori, alunni disabili, studenti con Bisogni educativi speciali. Nessuna menzione per i figli dei sanitari. Tanto che alcune Regioni, in primis la Lombardia e il Piemonte, hanno gia' emanato circolari che li escludono esplicitamente dalla possibilita' di usufruire della didattica in presenza".
"Chiediamo ai decisori di ripristinare subito la deroga per i figli dei medici e degli odontoiatri, siano essi dipendenti, convenzionati, liberi professionisti- tuona Anelli- È un giusto riconoscimento del ruolo che, tutti in egual misura, ricoprono nella gestione della pandemia. Una societa' matura non deve scegliere quali diritti garantire, deve erogarli tutti in maniera completa ed efficace. La scuola deve accogliere i figli dei sanitari, dando modo ai genitori di continuare a svolgere la loro professione con serenita'".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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