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Covid-19, Simit: "Informazione venga diffusa sulla base di fonti certificate"
Roma, 30 ott. - "In questi giorni, le affermazioni sul Covid-19 potenzialmente fuorvianti e inutilmente divisive pubblicate sui media hanno raggiunto un nuovo livello di guardia. Sottovalutare la forza e la pericolosita' di questa malattia ha contribuito a trasformare quello che in agosto si voleva considerare solo un colpo di coda, in una nuova potente ondata epidemica". Cosi' in un comunicato la Simit.
LA REALTA' DELLA SECONDA ONDATA - Questa seconda ondata e' capace come e piu' della prima di travolgere gli argini se non viene gestita con uguale dose di prudenza e decisione da parte di tutti. "Negare dignita' epidemiologica a quello che succede sotto ai nostri occhi vuol dire rendere invisibile una malattia in grado di farci ammalare e morire- sottolinea il Presidente Simit Marcello Tavio- Il virus e' assolutamente lo stesso della prima ondata, la differenza e' che adesso, diversamente da allora, siamo in grado di diagnosticare molti piu' casi nella fase asintomatica o paucisintomatica, diluendo le percentuali di letalita' della malattia; ma se lasciamo SARS-CoV-2 libero di diffondersi attraverso disattenzione e disinformazione, con l'aumentare dei casi nella popolazione generale aumenteranno drammaticamente malati e morti, come gia' sta succedendo.
Opinioni individuali non basate sulla rigorosa analisi dei dati o avvalorate dalla comunita' scientifica che si riconosce nelle Societa' Scientifiche accreditate, andrebbero raccolte e diffuse dai media con molta attenzione; a volte, infatti, le posizioni personali degli 'esperti' hanno disorientato l'opinione pubblica e il rischio e' che si inneschino comportamenti individuali e sociali che favoriscano il diffondersi dell'epidemia. Covid-19 e' una patologia 'nuova', che richiede umilta', capacita' di studio e compartecipazione, e a ben poco valgono i successi ottenuti in precedenza o addirittura in altri campi. Non dimentichiamo il caso emblematico dello scopritore della Pcr, uno dei Nobel piu' importanti della Medicina, che era un noto negazionista dell'Aids: per colmo d'ironia, fu proprio la sua scoperta a dimostrare in maniera inconfutabile che aveva torto".
LA NECESSITA' DI UNA AUTO-DISCIPLINA - La Simit chiede quindi che si affronti al piu' presto il problema della gestione dell'informazione e delle notizie sul Covid-19, facendo appello al senso di responsabilita' di tutti, esperti o giornalisti che siano. "Chiediamo che si convenga su un codice non scritto di auto-disciplina basato sui dati e sulla certezza delle fonti, ma ancor piu' sul buonsenso e sull'interesse comune- aggiunge il Presidente Tavio- Piu' in dettaglio, si ritiene di dover suggerire che i media interpellino gli specialisti 'esperti' per commentare dati pubblicati su fonti ufficiali, che sottolineino l'eventuale presenza di giudizi personali e che nei casi a maggiore impatto sul pubblico indistinto sia sempre previsto un adeguato e diretto contraddittorio; ai giornalisti, che svolgono, in questo momento piu' che mai, un lavoro prezioso e insostituibile, la Simit suggerisce di resistere alla tentazione di stimolare il protagonismo dei singoli, dando esempio di rigore e misura ed evitando il rischio di seminare confusione, fastidio e sfiducia. La Simit non intende affatto mettere un bavaglio all'informazione o chiedere veline sui dati di fatto; al contrario, quello che chiediamo e' ristabilire le evidenze separando i fatti oggettivi dai commenti personali".
GLI ERRORI DI UN'INFORMAZIONE SUPERFICIALE - L'informazione non sempre rigorosa ha talvolta prodotto incertezza e comportamenti errati. A tale proposito, si possono citare due esempi concreti. "Anzitutto, dobbiamo confermare una certezza: il Covid-19 non e' una normale influenza- afferma il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico Simit- Basti pensare a come questa pandemia stia mettendo sotto forte pressione tutto il sistema sanitario, territoriale e ospedaliero, i reparti per acuti e le terapie intensive. Con dimensioni e gravita' ben lontani da quello che avviene annualmente con l'ondata influenzale. È mai possibile che dopo la dimostrazione da parte dell'Istituto Superiore di Sanita' che in Italia il 90% dei morti con Covid-19 sono deceduti a causa della malattia stessa, dobbiamo ancora tornare su questo punto? Negare la gravita' dell'epidemia peggiora la situazione, allunga le code per i tamponi e fuori dai Pronto Soccorso e, in ultima analisi, peggiora l'economia che i negazionisti dicono di voler aiutare. Questa situazione disorienta la popolazione, aumenta l'incertezza e diminuisce l'efficacia delle azioni preventive e delle misure di sanita' pubblica, che per funzionare devono essere comprese dalla gente, riconosciute come legittime ed efficaci".
"Il secondo punto su cui bisogna essere chiari ed evitare equivoci e' quello relativo al vaccino- prosegue il Prof.
Andreoni- L'incertezza sui tempi del vaccino e' la realta'. Non sappiamo quando arrivera' il vaccino, e' inutile speculare sulle date, e per certi aspetti bisognerebbe comportarsi come se non arrivasse mai, in modo da puntare ancora tutto su: prevenzione individuale e sociale; diagnosi precoce, veloce e facilmente accessibile; tracciamento, quarantena e isolamento quando servono; informazione corretta, controllata e ponderata. Quel patrimonio di compartecipazione sociale che abbiamo felicemente sperimentato nella prima fase della pandemia, di una nazione che si stringeva intorno alle istituzioni e supportava responsabilmente chi era in prima linea contro Covid-19, e che ha fatto dell'Italia un modello riconosciuto di gestione, rischia di essere oggi disperso e indebolito. Gli infettivologi della Simit, che costituiscono la prima linea ospedaliera contro il dilagare della pandemia, ritengono che si possa fare ancora molto per mitigare i rischi sanitari e sociali che incombono sul Paese: basta munire ogni singolo cittadino delle poche e vitali informazioni che ne proteggano efficacemente la salute e il futuro; l'epidemia da Covid-19, infatti, fa della disinformazione che la rende invisibile la sua arma migliore".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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