Roma, 26 nov. - "Qualunque siano le norme del governo per Natale, per i medici saranno comunque feste in 'trincea'". Cosi' il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
"Per i medici sara' un Natale insieme ai malati- ha proseguito- perche' sicuramente questa festivita' non fara' sparire il Covid-19. Saremo quindi ancora una volta in 'trincea' per salvaguardare la salute di tutti quanti. Per i medici sara' un Natale molto particolare". Vuole lanciare un appello di 'prudenza' ai cittadini? "Natale non vuol dire 'liberi tutti', tutt'altro: si puo' festeggiare ma in massima sicurezza. Questo e' importantissimo- ha aggiunto Magi- altrimenti il virus, dopo un lieve rallentamento, tornera' ad accelerare come dopo estate". NEL LAZIO È ALLARME GUANTI, SCARSEGGIANO TRA MEDICI - "In questo momento a Roma e nel Lazio c'e' un allarme per i guanti monouso: tra i medici iniziano a scarseggiare" ha detto ancora il presidente dell'Ordine dei medici di Roma in merito alla situazione dei dispositivi di protezione individuale tra i medici. "Il motivo- ha spiegato- sarebbe legato alla chiusura di una fabbrica che produceva appunto guanti, per questo ora ci ritroviamo senza". Intanto non si arresta il bollettino dei medici morti sul 'campo', con un bilancio che sale a 216, 37 dei quali 'caduti' nella seconda ondata. "È un bilancio tristemente serio quello dei medici che hanno perso la vita a causa del Covid-19- ha commentato Magi- che colpisce tutte le categorie: non solo i medici di famiglia, ma anche gli ospedalieri, gli specialisti ambulatoriali, i liberi professionisti e i pediatri. Tutte persone che hanno sacrificato la loro vita per svolgere la propria attivita'. Questo bilancio, importante, ci deve fare riflettere sull'importanza e la dedicazione dei medici nel risolvere i problemi legati alla salute pubblica".
COVID HA CREATO EMERGENZA DOPPIA, POTENZIARE TERRITORIO - Questa mattina Magi ha anche partecipato alla conferenza stampa 'Covid, come uscire dall'emergenza', che si e' tenuta in Senato. "C'e' un'emergenza nell'emergenza- ha detto- perche' il Covid ne ha create due: una per curare i malati di covid e un'altra per curare i malati che non hanno il covid che in questo momento si ritrovano in una situazione di grave difficolta' in cui non trovano spazio per le cure".
"Bisogna potenziare il territorio- ha aggiunto- l'assistenza specialista, in maniera da dare a tutti quanti la sicurezza e la tranquillita' di essere seguiti e curati in qualunque situazione ci possiamo trovare". Ma come potenziare? "Esistono specialisti che possono lavorare di piu', portiamoli a 38 ore a settimana. Ci sono dei concorsi, assumiamo a tempo indeterminato, perche' molti medici stanno andando in pensione, ci sara' spazio e bisogno".
(guarda la videointervista di Magi in Senato)

(Cds/Anb/Dire)