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Covid-19, Speranza: "Il personale e' il problema piu' serio, un medico non si compra al mercato"
Roma, 6 nov. - "Se non pieghiamo la curva, il nostro personale sanitario non ce la fara' a reggere l'onda d'urto. Quello del personale e' il problema piu' serio con cui fare i conti. Un respiratore e una mascherina si possono acquistare, un medico, un anestesista o un infermiere non si comprano al mercato". Cosi' il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante un'informativa urgente alla Camera sui dati e sui criteri seguiti per la collocazione delle regioni italiane nell'area rossa, arancione e gialla, prevista dal Dpcm del 3 novembre 2020.
"Non si puo' improvvisare, ci vogliono anni di formazione e di investimento- ha concluso- Dobbiamo avere il coraggio di dire questa verita'".
MASSIMA PRECAUZIONE, NON C'È ALTRA STRADA - "Voglio essere molto chiaro: non c'e' un'altra strada, la massima precauzione e' una via obbligata per arginare la diffusione di questa pandemia, fino a quando non avremo cure sempre piu' efficaci e poi finalmente il vaccino" ha detto poi il ministro della Salute.
"Come e' del tutto evidente il virus non ci da' tempo- ha proseguito Speranza- non aspetta le conclusioni delle nostre discussioni; se non lo contrastiamo adeguatamente dilaga. Questa e' la verita'". Il ministro ha quindi ricordato che "in sole tre settimane, ad ottobre, siamo passati da circa 2.500 contagiati a 20mila, raddoppiando il dato ogni settimana per tre settimane di fila. Non possiamo stare fermi, non possiamo avere incertezze, dobbiamo muoverci con determinazione per evitare danni ancora piu' seri".
CON REGIONI 24 SETTIMANE DI LAVORO PROFICUO E COMUNE - "Appare evidente che in tutte le fasi del nostro lavoro c'e' stato il pieno coinvolgimento delle principali istituzioni scientifiche del Paese, cosi' come delle Regioni, in uno spirito di proficua e leale collaborazione, che sino dal primo giorno ha orientato il nostro lavoro" ha detto ancora Speranza.
"L'ordinanza e' figlia di un lavoro lungo e faticoso- ha spiegato quindi Speranza- Primo: i criteri di monitoraggio su 21 parametri sono stati condivisi con le Regioni in due sedute congiunte di lavoro, che si sono svolte il 29 e il 30 aprile.
Secondo: da 24 settimane i 21 parametri di riferimento vengono utilizzati senza che una sola Regione abbia mai eccepito sul modello o sugli esiti delle elaborazioni conseguenti, ne' mai una voce in dissenso si e' sollevata dal Parlamento del nostro Paese. Ventiquattro settimane di lavoro proficuo e comune".
Ha spiegato ancora il ministro: "Terzo: il documento dal quale derivano le scelte di fondo poste a base del dpcm e della mia stessa ordinanza e' stato redatto da un gruppo di lavoro con l'Istituto superiore di Sanita', Istituto Spallanzani e dalla stessa Conferenza delle Regioni. Quarto: la conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha formalmente approvato l'8 ottobre questo documento dal titolo 'Prevenzione e risposte al Covid-19. Evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunnale e invernale'. Quinto: i dati vengono posti a base delle rilevazioni vengono caricati ogni settimana dalle Regioni sul database dell'Iss, la fonte dei dati quindi sono le regioni. Sesto: i dati vengono valutati dalla cabina di monitoraggio, costituita il 29 maggio, della quale fanno parte tre rappresentanti per l'Iss, tre per il ministero della Salute e tre rappresentanti- ha concluso- designati dalla Conferenza delle Regioni.
SENZA LIMITAZIONI DESTINATI A CLAMOROSO FALLIMENTO - "Credo che andando oltre inutili polemiche, tutti dobbiamo trattare una lezione, tanto evidente quanto amara da queste ultime settimane. Se guardiamo in particolare a quello che sta accendendo in Europa, appare ancora piu' chiaro che senza consistenti limitazioni dei movimenti, senza un cambio sostanziale delle nostre abitudini di vita, senza un rigoroso rispetto delle regole di sicurezza, la convivenza con il virus sino al vaccino e' destinata ad un clamoroso fallimento" ha detto poi Speranza.
"Si possono del tutto legittimamente avere opinioni differenti sulle scelte che abbiamo compiuto- ha aggiunto- ma per favore non capovolgiamo la realta'".
"Il governo ha sempre considerato i rischi di una seconda ondata- ha detto Speranza- quando a luglio siamo venuti in Aula, qui e al Senato, a chiedere la proroga dello stato di emergenza abbiamo segnalato quanto fosse sbagliato 'lisciare il pelo' a posizioni negazioniste sull'uso delle mascherine, quanto fosse sbagliato rilanciare polemiche infondate sul presunto indebolimento del virus o, ancora, difendere comportamenti irresponsabili durante l'estate o- ha concluso- richiedere di avere protocolli di sicurezza meno stringenti".
(Cds/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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