Roma, 8 lug. - Da una parte l'approccio europeo, che potrebbe arrivare a ottenere il primo vaccino per fine anno a un costo di 2,4 euro a dose e ha gia' previsto uno stanziamento per l'Africa; dall'altra quello degli Stati Uniti, improntato a una logica di mercato con l'acquisizione di stock a prezzi non regolati, che potrebbe far arrivare il costo di una singola dose fino a 40 euro. Differenze di linea evidenziate da Walter Ricciardi, docente di Igiene all'Universita' Cattolica e consigliere scientifico del ministro della Salute per la pandemia, nel corso di una conferenza online sull'impatto del Covid-19 in Africa organizzata dalla ong Amref.

L'esperto ha elogiato "l'alleanza per l'inclusivita' dei vaccini", voluta e messa insieme da "Italia, in qualita' di Paese leader, e poi Francia, Germania e Paesi Bassi".

Ricciardi ha parlato di un accordo con un'azienda per le prime dosi a circa 2,4 euro cadauna, che potrebbero essere disponibili "per la fine dell'anno in corso o a meta' del prossimo". Un costo, secondo l'esperto, "accessibile alle economie piu' vulnerabili come quelle africane".

Secondo Ricciardi, le politiche americane possono finire per causare un aumento del costo del vaccino, 20 volte superiore a quello frutto dell'accordo europeo. "Molto probabilmente saranno necessarie due dosi" ha spiegato Riccardi: "Questo fa capire di che costi stiamo parlando".

(Est/ Dire)