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Covid-19, Waidid: "Esami e tamponi per evitare gravi ricadute in fase 2"
Roma, 14 apr. - Tamponi da processare o con metodica tradizionale o con test rapidi per tutti i sintomatici, per tutti i contatti stretti di casi positivi e per chi richiede cure ospedaliere di qualsiasi tipo (parto, problemi medici acuti di qualsiasi genere, chirurgia d'elezione, terapie farmacologiche). Esami sierologici a chi e' negativo al tampone ma e' sintomatico (soprattutto se da piu' di 5 giorni), ai contatti stretti anche asintomatici dei casi positivi verificativi piu' di 7 giorni prima, agli operatori sanitari e ai lavoratori che devono riprendere le proprie attivita'. Gli esami diagnostici utilizzati in modo appropriato rappresentano l'unica strategia per interrompere la diffusione del contagio e per prepararsi all'interruzione del lockdown.
Secondo l'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) interrompere il lockdown e' possibile solo se si prevede una strategia allargata e integrata di monitoraggio di Covid-19 attraverso l'impiego appropriato degli esami diagnostici a disposizione, ovvero dei test diagnostici anche rapidi per SARS-CoV-2 su tampone nasofaringeo e i prelievi del sangue per l'esame degli anticorpi contro SARS-CoV-2. Questi ultimi possono, infatti, aumentare in modo considerevole le nostre conoscenze sull'epidemiologia di COVID-19 e distinguere coloro che sono protetti da coloro ancora suscettibili all'infezione.
"Seppur ancora in fase di validazione- spiega Susanna Esposito, Presidente WAidid e Professore Ordinario di Pediatria all'Universita' di Parma- sappiamo ormai che gli esami sierologici eseguiti su sangue venoso e su sangue capillare hanno un ruolo importante nella strategia di monitoraggio e di contrasto alla diffusione di Covid-19. È vero che e' necessario definire ulteriormente i test piu' sensibili e specifici ma, soprattutto negli ospedali, nelle residenze per anziani e nelle aziende che prevedono di riprendere a breve le proprie attivita' lavorative, oggi e' sbagliato non impiegare gli esami sierologici standard o rapidi considerate le evidenze scientifiche raccolte nelle ultime settimane".
Waidid raccomanda, quindi, l'impiego allargato degli esami diagnostici a disposizione, compreso l'utilizzo dei test sierologici, da eseguire soprattutto su alcune categorie di persone, in particolare chi e' negativo al tampone ma ha sintomi suggestivi per infezione da SARS-CoV-2 (soprattutto se da piu' di 5 giorni), ai contatti stretti anche asintomatici dei casi positivi verificativi piu' di 7 giorni prima, agli operatori sanitari e ai lavoratori che devono riprendere le proprie attivita'. "Si parla molto di interrompere il lockdown- continua Susanna Esposito- ma questo non sara' possibile se non attraverso adeguate indagini di sieroprevalenza per valutare la percentuale di soggetti con IgG contro SARS-CoV-2, cosi' da evitare drammatici errori e ricadute in caso di una seconda ondata epidemica. Ormai sappiamo bene che un veicolo importante di trasmissione della malattia sono i portatori asintomatici, la cui identificazione deve essere effettuata all'interno di un percorso di monitoraggio integrato ma piu' aggressivo di quello che tuttora viene utilizzato in molte realta' del nostro Paese".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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