Agia: Testo originale adattato da un gruppo di ragazzi
(DIRE-Notiziario settimanale Minori e Pediatria) Roma, 26 mar. - Si chiamano Tommy e Ollie i simpatici personaggi protagonisti della app in realta' aumentata che guidera' bambini e ragazzi alla scoperta della Carta dei diritti del bambino in ospedale, un documento che rappresenta una vera e propria pietra miliare per la pediatria e che e' importante rilanciare con forza. Lo spiega in una nota l'Agia, l'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza.
"Attraverso il gioco- si legge nel comunicato- e con un linguaggio semplice e accattivante, i piccoli pazienti prenderanno consapevolezza dei loro diritti, durante il periodo delicato della malattia e del ricovero. Il testo della Carta originale e' stato riscritto per l'occasione dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza, un gruppo di giovani dai 13 ai 17 anni, in modo da essere facilmente comprensibile per bambini e adolescenti.
L'applicazione, pensata per tutti gli smartphone, viene lanciata oggi da Aopi, Associazione ospedali pediatrici italiani e dall'Autorita' garante per l'infanzia e l'adolescenza (Agia)".
Da oggi, "in ognuna delle strutture che fanno parte di questa rete nazionale, saranno disponibili coloratissime brochure per spiegare ai bambini tutti i principi contenuti nella Carta che li vede protagonisti. Cliccando sul Qr Code presente su ogni opuscolo, sara' possibile scaricare la app che consentira' una visita guidata da Tommy e Ollie attraverso i diritti dei bambini in ospedale. Lo stesso codice sara' ben visibile su grandi totem posti in punti strategici degli ospedali frequentati dai piccoli e dalle loro famiglie e sara' disponibile sugli store IOS e Android. Cliccando sul singolo articolo i due personaggi prendono vita nello schermo per illustrare ai bambini il contenuto di ogni diritto. Un'azione di promozione e sensibilizzazione fondamentale soprattutto in un momento delicato quale e' quello della pandemia".
La Carta dei diritti "puo' essere finalmente letta anche con gli occhi di un bambino- commenta la Garante nazionale, Carla Garlatti- Grazie infatti alla app Tommy e Ollie e alla traduzione compiuta da ragazzi per ragazzi, il documento e' ora visibile da una prospettiva rovesciata: quella dei piccoli pazienti, che possono cosi' prendere consapevolezza dei loro diritti in ospedale. È un ulteriore passo che compiamo insieme ad Aopi affinche' quei principi trovino concreta attuazione. E sara' importante registrare le risposte che arriveranno nel tempo dal questionario incluso nella app e rivolto ai giovani utilizzatori".
"La pandemia e la necessita' di regole piu' stringenti per garantire la sicurezza degli ospedali- spiega Alberto Zanobini, presidente di Aopi- rischiano di compromettere alcune delle preziose conquiste che abbiamo raggiunto in questi anni sul fronte dei diritti dei piccoli pazienti. Oggi piu' che mai, quindi, dobbiamo ribadire l'importanza di questi principi e lavorare in sinergia per garantirli a tutti i bambini".
Aopi e' un'associazione che da oltre quindici anni riunisce i cinque ospedali pediatrici piu' avanzati a livello nazionale, i maggiori dipartimenti pediatrici italiani, oltre ai presidi ospedalieri pediatrici presenti all'interno di policlinici. La missione di Aopi e' quella di sostenere le iniziative degli ospedali pediatrici volte a migliorare la qualita' dell'assistenza sanitaria erogata a bambini e adolescenti, portando avanti una battaglia per i diritti dei piu' piccoli e le loro specifiche esigenze. La Carta dei diritti dei bambini in ospedale. Il ricovero in ospedale rappresenta per il bambino una brusca, e spesso dolorosa, interruzione della vita quotidiana.
Alla sofferenza provocata dalla malattia, si aggiunge il disagio per lo stravolgimento di abitudini e punti di riferimento. Da tempo, gli studi scientifici hanno evidenziato l'importanza di garantire ai piccoli pazienti tutta una serie di attenzioni che permettano loro di vivere nel modo piu' sereno possibile una condizione gia' difficile.
Nel 1988, a Leida, fu redatta la prima Carta dei diritti dei bambini in ospedale, un punto di riferimento ormai imprescindibile per chi e' chiamato a curare i piu' piccoli. Ora Aopi si impegna a far conoscere in modo sempre piu' capillare i diritti enunciati dalla Carta e a garantirli a tutti i bambini e i ragazzi che fruiscono delle prestazioni sanitarie erogate, senza alcuna distinzione. Aderiscono alla rete Aopi l'I.R.C.C.S. Istituto Giannina Gaslini di Genova, l'I.R.C.C.S. Ospedale Bambino Gesu' di Roma, l'I.R.C.C.S.
Istituto per l'Infanzia Burlo Garofolo di Trieste, l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer di Firenze, l'Azienda Ospedaliera Santobono Pausilipon di Napoli, il Presidio pediatrico Regina Margherita A.O.U. Citta' della Salute di Torino, il Presidio Ospedaliero Salesi A.O.U. Umberto I Salesi Lancisi di Ancona, il Presidio pediatrico Ospedale dei Bambini A.S.S.T. Spedali Civili di Brescia, il Presidio pediatrico Di Cristina ARNAS Civico di Cristina Benfratelli di Palermo, il Presidio pediatrico Giovanni XXIII A.O. Policlinico di Bari, il Presidio pediatrico Ospedale infantile Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, il Dipartimento Mamma-Bambino A.O. di Padova, il Dipartimento pediatrico A.O. Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, il Dipartimento materno infantile A.O.G. Martino di Messina, il Dipartimento materno infantile A.S.S.T. Sette Laghi di Varese.
(Red/ Dire)